“Volevano l’autostrada, sono felici là, oggi…”
The Way (Fastball)
La rock band americana “Fastball” lanciò il singolo “The Way” nel febbraio 1998. Il brano, grazie alla sua melodia allegra e coinvolgente, ebbe un immediato successo radiofonico raggiungendo rapidamente la “top five” della classifica statunitense per poi rimanere in testa alle vendite nel genere rock per ben sette settimane. Tuttavia, nonostante la sua grande notorietàdiventata ben presto mondiale, non tutti conoscono il significato profondo di questa canzone ispirata a una storia vera.
Il testo descrive una coppia anziana decisa a lasciare la propria vita alle spallefacendo le valigie e mettendosi alla guida, senza avvisare i loro figli. Il ritornello esprime l’idea che la coppia stia raggiungendo la felicità perdendo il contatto con il mondo e con il tempo, pur sapendo che non sarebbero più tornati a casa. L’autore del brano, il frontman dei Fastball Tony Scalzo, ha trovato ispirazione leggendo alcuni articoli di giornale che descrivevano la misteriosa scomparsa nel giugno 1997 di un’anziana coppia, Lela e Raymond Howard.
I due coniugi erano partiti in auto per partecipare al Festival del Pioneer Day,vicino a Temple, Texas (USA), non molto lontano dalla loro casa, tuttavia, entrambi soffrivano di gravi problemi cognitivi: Leila in quanto affetta da Morbo di Alzheimer mentre Raymond per i postumi di un recente intervento chirurgico al cervello. Le autorità locali, allertate dai familiari, cominciarono a svolgere delle ricerche e la notizia della loro scomparsa si diffuse sui quotidiani. Di fatto, però, la coppia non arrivò mai alla destinazione, percorrendo un lungo viaggio senza meta che li ha portati molto lontano, a centinaia di miglia dalla loro dimora. Lela e Raymond Howard, durante il loro viaggio, furono più volte avvistati in vari mercati e negozi locali ma non hanno mai destato sospetti per via della loro serenità e gentilezza. Addirittura furono fermati due volte dalla polizia stradale in Arkansas, tuttavia gli agenti non avevano ricevuto segnalazioni dai colleghi del Texas e alle domande poste dagli agenti, i coniugi Howard risposero semplicemente di essere una coppia diretta ad una bella festa. Il loro incredibile viaggio finì dopo alcune settimane a causa di un incidente stradale in cui persero la vita entrambi, probabilmente causato dal loro disorientamento.
Tony Scalzo, colpito dal fatto di cronaca, scrisse la sua canzone cercando di raccontare il lato romantico del loro viaggio in cui la coppia è fuggita per divertirsi, con l’entusiasmo e la spensieratezza di chi si è appena conosciuto. Riuscì quindi a immortalare in una canzone di successo l’amore sempre giovane, in quell’eterno “oggi”, della demenza senile.
Il museo della resilienza espone una chitarra acustica Epiphone, personalizzata con il nome della band e autografata dai membri del gruppo musicale: Joey Shuffield (batteria), Tony Scalzo (voce) e Miles Zuniga (chitarra).
Tony Scalzo, attraverso il seguente videomessaggio, ha voluto dedicare a tutti i visitatori del Museo una esclusiva versione acustica di “The Way”, ricordando che il brano esprime un messaggio di resilienza.
CURIOSITÀ
20 anni dopo la pubblicazione del celebre brano musicale, l’emittente televisiva texana KVUE ha intervistato i tre figli dei coniugi Howard, i quali non avevano compreso il riferimento alla storia dei loro genitori. Dopo aver ascoltato con attenzione il testo della canzone ed avendo chiaramente riconosciuto molti particolari della vicenda, visibilmente commossi hanno ringraziato la band per il tributo.
RINGRAZIAMENTI
Il Museo della Resilienza ringrazia sentitamente Tony Scalzo della band Fastball per la dedica speciale ai nostri visitatori. Un sincero “grazie” anche al loro manager Peter J. Wark per la disponibilità.