Jacuzzi: dalla malattia del piccolo Ken l’intuizione dell’idromassaggio

“Ora ho 74 anni… l’idroterapia mi ha davvero permesso di vivere una vita normale. Sai cosa dissero i medici quando mi hanno diagnosticato l’artrite? Che non sarei sopravvissuto oltre i tre anni di vita”

Ken Jacuzzi

Il nome Jacuzzi rievoca universalmente sensazioni di piacevole relax, tanto che le omonime vasche sono da decenni un vero e proprio must nelle ville delle celebrità e dei magnati di tutto il mondo. Tuttavia non tutti sanno che l’idea di questi strumenti di idroterapia domestica è sorta da un problema molto serio che affliggeva un bambino appartenente alla famiglia di imprenditori italoamericani.

Partiti poverissimi dal Friuli nei primi del ‘900 e arrivati in California per lavorare come braccianti nei frutteti, i fratelli Jacuzzi iniziarono dopo qualche anno di permanenza negli USA a produrre con discreto successo pompe per uso agricolo ed eliche per i primi aerei prodotti in America. Purtroppo nel 1943 il piccolo Kenneth, il quarto figlio del più giovane dei fratelli Jacuzzi, sviluppò a soli due anni di età una grave forma di artrite reumatoide. Il medico di famiglia consigliò ai suoi genitori di sottoporlo a cure specifiche presso un lontano centro idroterapico. Notando che le saltuarie immersioni in ospedale contribuirono ad alleviare i dolori del figlio in maniera evidente, il padre Candido Jacuzzi volle creare nel 1956 la prima pompa portatile che sintetizzava gli effetti curativi dell’idroterapia, consentendo così a Kenneth di eseguire i trattamenti nella vasca da bagno della sua abitazione. Il progetto di Candido fu perfezionato nel 1968 da Roy, un membro di terza generazione della famiglia, che progettò una vasca con bocchette integrate e un sistema idromassaggiante molto simile ai modelli di vasche Jacuzzi attuali.

Il piccolo Kenneth Jacuzzi potè quindi effettuare l’idroterapia ogni giorno ottenendo una notevole riduzione sia del dolore sia della rigidità articolare dovuti alla malattia e questo gli consentì di condurre una vita lunga e serena. Infatti scomparve nel 2017 all’età di 75 anni, nonostante i medici al momento della diagnosi gli avessero comunicato un’aspettativa di vita non superiore ai tre anni di età. L’invenzione dell’idromassaggio tuttora allevia i disturbi di migliaia di malati di ogni età… oltre ad offrire momenti rilassanti in tutto il mondo.

La Jacuzzi J300-B: il primo strumento per l’idroterapia domestica

Il Museo della Resilienza ospita una lettera inviata nell’estate del 1962 dal rappresentante Jacuzzi per l’Europa Ing. Fulvio Costelli ad un potenziale distributore per la regione Piemonte. In quel periodo, infatti, si stava costituendo una rete commerciale italiana per il lancio della rivoluzionaria Jacuzzi J300-B. Il Museo espone anche un esemplare del primo strumento per l’idroterapia domestica.

CURIOSITÀ

I fratelli Jacuzzi amavano gli esperimenti meccanici e spesso apportavano idee innovative e brevetti di successo in settori molto diversi tra loro. Tra le numerose invenzioni delle famiglia friulana si ricorda, ad esempio, la costruzione del primo aereo cabinato multiposto della storia.

RINGRAZIAMENTI

Il Museo della Resilienza ringrazia Carol e Steven Osborne da Pawtucket, Rhode Island (USA), per aver inviato al museo il raro esemplare Jacuzzi J300-B.

Un pensiero riguardo “Jacuzzi: dalla malattia del piccolo Ken l’intuizione dell’idromassaggio

  1. Buongiorno, come tutte le grandi idee e invenzioni nascono per un bisogno necessità impellente, paradossalmente oggi si sta troppo bene per avere questo tipo di invenzioni

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