“Questo è solo un incubo che passerà con l’arrivo dell’alba. In fondo, le risorse naturali e gli strumenti dell’uomo continuano ad essere validi esattamente come prima”
John Maynard Keynes
Era il 1890 quando la nave Saale arrivò a New York carica di migranti del vecchio continente in cerca di fortuna. Tra questi c’era un ragazzo tedesco di 17 anni che si chiamava Gustave Denninger.

Essendo originario della Foresta Nera, regione di norcini, Gustave non ebbe difficoltà a trovare lavoro nella “Grande mela” come macellaio e dopo il matrimonio con Augusta, una ragazza del posto, ottenne la cittadinanza americana. Grazie al suo duro lavoro potè offrire alla sua famiglia, nel frattempo allargata grazie all’arrivo di due figli, una vita più che dignitosa: nell’estate del 1925 i Denninger poterono addirittura permettersi una breve crociera nelle isole Bermuda.

Fu in quel periodo che Gustave, ormai adulto, si lasciò tentare dai “facili” guadagni della borsa: in particolare tra le varie azioni nel 1927 ne acquistò una della North American Company. Seguendo la storia di questo titolo azionario si può ripercorrere la sua rapida ascesa e una ancor più brusca caduta a Wall Street.
Gli eventi si susseguirono rapidamente seguendo una parabola vertiginosa:
- il 1 ottobre 1927 Gustave ottenne il certificato azionario dalla compagnia;
- il 1 ottobre 1928 la North American Company segnalò risultati economici entusiasmanti ed entrò nell’esclusivo indice DOW JONES;
- nell’autunno del 1929 Wall Street registrò perdite sempre più frequenti e preoccupanti, fino al crollo definitivo del 29 ottobre 1929 entrato nella storia come il “martedì nero”;
- il 29 gennaio 1930 la North American Company, duramente colpita dalla crisi, venne esclusa dal DOW JONES;
- il 14 luglio 1930 Gustave cedette l’azione ad un valore fortemente compromesso.
Come molti altri investitori, Gustave abbandonò l’idea di potersi arricchire attraverso la speculazione finanziaria e continuò a svolgere la sua attività di macellaio con discreta fortuna. Grazie al censimento della città di New York del 1940 sappiamo infatti che la sua famiglia risiedeva in una graziosa villetta a Brooklyn e che i due figli Mabel e Elbert, rispettivamente una impiegata contabile e un ingegnere, potevano contare su stipendi mediamente alti.

Il “sogno americano” del giovane Gustave quindi si era comunque realizzato, grazie alle sue abilità professionali e ai saperi tradizionali della sua terra di origine, fattori ben più solidi ed affidabili rispetto alle fluttuazioni di Wall Street.
Il Museo della Resilienza ospita due interessanti certificati azionari della Borsa di New York: l’azione della North American Company acquistata da Gustave Denninger nel 1927 e un raro certificato azionario della ITT acquistato a New York da una certa sig.ra Walker proprio il 29 ottobre 1929, passato alla storia come il “martedì nero”.
CURIOSITÀ
Denninger è un cognome tipico della “Foresta Nera”, una regione tedesca famosa in tutto il mondo per la lavorazione delle carni e in particolare per il suo celebre prosciutto. Forse proprio per questo motivo non è raro imbattersi in macellerie con questo nome: nel sud del Canada esiste addirittura una catena di macellerie che si chiama Denninger’s, fondata a metà del ‘900 da una coppia di immigrati tedeschi.